Artikel in einer italienischen Zeitung (Hobby? Barfuß! 2)
Für die Leute, die italienisch lesen können. In der Seite der italienischen Zeitung "La Nazione" (Florenz) findet man einen Artikel über das Barfussgehen. Die URL ist:
http://lanazione.monrif.net/2000/07/14/
Jedenfalls, ich lege den Artikel hier ein:
New York, la webtribù dei piedi nudi
"Non è solo una moda, è una filosofia di vita": così negli Usa dilaga
la voglia di "danzare barefoot" la quotidianità
NEW YORK - Dalle caviglie in su
sono come tutti gli altri. Jeans e
maglietta o, nei mesi più freddi,
giaccone e berretto. Le estremità
meridionali sono quelle che li
distinguono. Vanno scalzi.
Estate o inverno, città o campagna, ufficio o cinema: non si
fermano davanti a nulla. Hanno un sito molto frequentato e
stanno diventando centinaia, forse migliaia: un esercito di piedi
scalzi alla conquista dell'America.
"Non è solo una moda - spiega Gordon Hlavenka, 42 anni, di
Chicago - è una filosofia di vita. Andare scalzi è simbolo di
innocenza e di semplicità. I greci combattevano scalzi e non
calpestavano mai il cadavere di un nemico. Mi sentirei
completamente tagliato fuori dall'ambiente che mi circonda e dal
mio prossimo se dovessi rimettermi le scarpe". Ormai da anni
Gordon non si mette le scarpe per più di un'ora o due alla
settimana, di solito quando va in chiesa la domenica. Per il resto
gestisce il suo negozio di elettronica, va al supermercato, in
banca, al ristorante e anche a camminare in montagna o a spalare
la neve a piedi nudi. Appartiene a una delle 17 sezioni del Sierra
Club (il Cai americano) riservate ai camminatori scalzi ed è iscritto
all'associazione Parents for Barefoot Children. Suo figlio va spesso
a scuola senza scarpe.
Quanti siano gli assertori di questa filosofia negli Stati Uniti non
è dato sapere, ma basta guardarsi in giro per accorgersi che
aumentano a vista d'occhio.
"L'apertura del sito web - spiega Alicia Poe, 28 anni, di New
York - ci ha dato una spinta enorme. Ci è servito per sfatare il
mito, molto diffuso, che entrare nei negozi, nei ristoranti o negli
uffici a piedi nudi sia proibito dalla legge. Per diffondere il concetto
che andare in giro scalzi non fa male alla salute. Per pubblicizzare
una lista di negozi, ristoranti, studi medici, banche e perfino
agenzie immobiliari che considerano con particolare simpatia la
nostra causa. E anche per dare a tutti noi la sensazione di non
essere soli, di far parte di una comunità".
Una comunità dove ormai si trova di tutto, dagli esperti di
informatica ai violinisti, dai sindaci ai pastori metodisti. Marnen
Laibow-Koser, un violinista di 25 anni, non mette più un paio di
scarpe dal 5 marzo di quest'anno: ha suonato in varie sale da
concerto a Manhattan in abito da sera e piedi nudi. Il reverendo
David Vallelunga, pastore metodista in Virginia, celebra messe e
matrimoni a piedi scalzi. Solo ai funerali si mette le scarpe. Elliott
Adams, sindaco di Saratoga Springs nello Stato di New York, si
presenta scalzo anche alle riunioni del consiglio comunale. E ha
scalato a piedi nudi tutte le 46 cime degli Adirondacks.
Robert Neinast, ingegnere informatico di Pickerington, Ohio,
ha visitato tutti i luoghi più sacri degli Stati Uniti a piedi nudi, dal
cimitero di Arlington al Campidoglio. Solo dallo Smithsonian
Museum è stato buttato fuori in malo modo, ma ha scritto una
lettera di protesta e ci è ritornato trionfante con una decina di
compagni scalzi dopo aver ricevuto le scuse ufficiali della direzione.
"Le difficoltà maggiori per la gente come noi - spiega - non sono
certo poste dalla natura ma dalla società. Un sentiero roccioso
può essere facilmente superato con un certo allenamento, ma i
pregiudizi non sempre. Molti credono che chi va in giro scalzo sia
un barbone o un selvaggio. Spesso siamo sottoposti a vere e
proprie angherie. Un giorno o l'altro qualcuno di noi si prenderà
anche una pallottola. Ma continueremo a combattere per la
causa".
Nella foto: piedi nudi
di Elena Comelli